Gli integratori per dimagrire: quali sono e come agiscono

« Older   Newer »
  Share  
gogeta79
view post Posted on 9/2/2017, 15:45




Tra le categorie di integratori alimentari quelli che vengono venduti come termogenici, lipolitici, o più in generale dimagranti brucia grassi, sono tra i più apprezzati e ricercati dagli atleti, siano essi attivi nel body building, nel fitness o in qualunque altra disciplina volta a migliorare la forma fisica dal punto di vista della massa grassa.

Vogliamo con questo articolo fare un po di chiarezza sull'effettiva funzionalità di questi prodotti che troppo spesso vengono pubblicizzati come in grado di provocare riduzioni del grasso così drammatiche da far invidia anche ad un ormone come il GH, ovviamente di utilizzo illegale in ambito sportivo.

Categorie di dimagranti e loro funzioni

Possiamo classificare gli integratori per dimagrire in tre grandi categorie, i termogenici metabolici, i lipolitici e gli inibitori, che come vedremo agiscono, o dovrebbero farlo, in modi differenti, ma sempre con lo stesso scopo, e cioè diminuire la percentuale di grasso corporeo, vediamoli facendo esempi concreti di prodotti.

Termogenici metabolici

Si tratta di composti quasi sempre di natura vegetale, che vanno ad aumentare il dispendio calorico sia attraverso una maggiore spinta alla velocità del metabolismo basale, e sia per mezzo di un'incrementata produzione di calore, favorendo così il raggiungimento del bilancio calorico negativo, un requisito che è indispensabile da soddisfare se si vuole dimagrire anche solo di un grammo. Sono esempi di questa categoria la caffeina (uno stimolante alcaloide), i chetoni di lampone (effetto termogenico) e ancora la capsaicina (naturalmente contenuta nel peperoncino). Non dimentichiamo poi i guggulsteroni di cui abbiamo già parlato in passato.

Lipolitici

Elementi deputati ad innescare il processo di lipolisi che degrada i trigliceridi contenuti negli adipociti ad acidi grassi e glicerolo. Dunque si tratta di prodotti che agiscono direttamente sulla perdita del grasso. Il migliore in assoluto in questa categoria è certamente lo yohimbe, estratto vegetale dalla corteccia dell'omonima pianta. Questo è un alcaloide indolico che agisce come bloccante dei recettori alfa-2-adrenergici, provocando appunto una cascata lipolitica. Nota Bene, la yohimbina non è vendibile in Italia come integratore alimentare.

Ci sono poi alcuni amminoacidi che seppur indirettamente possono favorire il dimagrimento andando ad elevare (o meglio dire ottimizzare in chi ne produce una quantità al di sotto di quella fisiologicamente normale) il rilascio della somatotropina meglio nota come GH, un potente ormone che è in grado di aumentare la massa magra e nello stesso tempo ridurre quella grassa. Esempio adeguati di questi macronutrienti sono l'arginina (meglio se in forma piroglutammata), la citrullina e la lisina.

Infine la carnitina, un composto molto simile ad un amminoacido, che svolge nel corpo una funzione principale, cioè quella di veicolare gli acidi grassi a catena lunga fin dentro i mitocondri, determinandone così l'ossidazione per scopi energetici. Si consideri in questo caso che detto tipo di acidi grassi (che rappresentano parte di quei lipidi noti come colesterolo cattivo) non potrebbero essere smaltiti senza l'intervento della carnitina, da cui quindi ci aspettiamo due cose: più veloce riduzione del grasso e sostegno al miglioramento del quadro lipidemico.

Inibitori

Qui dobbiamo segnalare la distinzione in due sotto categorie, cioè quelle degli inibitori dell'appetito o anoressizzanti, e quelli inibitori della lipogenesi. Nel primo caso si tratta di composti, anche qui di natura vegetale, che riducono il senso di appetito andando di fatto a determinare una riduzione delle quantità di cibo introdotte nel corpo, ma anche una diminuzione dello stress indotto dalle restrizioni alimentari della dieta ipocalorica.

Da quest'ultimo fattore si può ipotizzare anche un effetto anticatabolico indiretto poichè in teoria ad una riduzione dello stress dovrebbe corrispondere un calo del cortisolo, ormone fortemente catabolico. Sono esempi di questa categoria la sinefrina (sostanza simpatico mimetica) contenuta nell'estratto titolato di semi non maturi dell'arancia amara, e il glucomannano Konjac, un polisaccaride ad alto peso molecolare che assorbendo notevolissime quantità di acqua (fino a 100 volte il suo peso) riempie lo stomaco diminuendo la fame, un po come fanno le fibre alimentari.

Nel secondo caso invece abbiamo a che fare con "nutrienti" che vanno ad inibire proprio la sintesi del grasso, cioè la sua creazione endogena, dunque di fatto non si tratta di un qualcosa che diminuisce il grasso eliminando quello già presente, ma interviene limitando l'immagazzinamento dello stesso. Ad oggi esiste soltanto un composto naturale (cioè non farmacologico) in grado di mediare questo risultato, parliamo dell'acido idrossicitrico. Questa sostanza è assai rara in natura ed è contenuta soltanto nei frutti della specie Garcinia, e nello specifico la Garcinia cambogia.

Conclusioni sugli integratori per dimagrire

Abbiamo quindi compreso che esistono diverse categorie e tipologie di questi prodotti, ma quale è la conclusione? Funzionano veramente? A parte la Yohimbina, che come su detto non è vendibile in Italia come integratore, tutti gli altri sono efficaci soltanto se abbinati ad una dieta ipocalorica e ipocarboidrata, e ovviamente con anche annesse regolari sessioni di allenamento.

Si tratta di integratori e dunque non basterà assumerli per ottenere un qualsiasi beneficio in termini di dimagrimento, ma se utilizzati nella loro funzione principale che è appunto quella di integrare, cioè aggiungere quello che manca, si potrà sperimentare un miglioramento dei risultati di perdita del grasso, anche per mezzo delle sinergie, ma non credete che assumendo tali prodotti possiate dimagrire 5kg in 5 giorni, perchè è soltanto utopia.

Edited by gogeta79 - 16/10/2018, 19:38
 
Top
0 replies since 9/2/2017, 15:45   176 views
  Share